Il seminario, dedicato all’epigrafia digitale, vorrebbe attirare l’attenzione sulla natura iconotestuale di certi elementi del dispositivo epigrafico attravreso lo spazio nel quale è messo in scena. Sarà organizzato in tre momenti: 1) la questione preliminare della metodologia e sulla natura dell’oggetto da digitalizzare: l’iscrizione. Si tratterà di capire che l’iscrizione può essere, tra altre possibilità, concepita e rappresentata come un dispositivo di informazione e di comunicazione. Il concetto, preso in prestito dalla filosofia foucaultiana si rivela molto utile per rispettare i fondamenti metodologici dello storico. 2) Si cercherà poi di capire quali sono alcuni degli elementi eterogenei che compongono questo dispositivo, nel senso foucaultiano del termine, e quali sono alcune delle nature delle loro relazioni. In particolare parleremo dei sistemi scrittori, testuale e contestuale e delle loro relazioni. 3) In un terzo momento, si presenterà la relazione iconotestuale tra certi elementi del dispositivo epigrafico come viene trattata con l’arrivo del digitale. Un’attenzione particolare sarà dedicata a diversi casi di studio: Tesserarum Sisciae Sylloge (finanziato dal Museo Archeologico di Zagabria, sotto la responsabilità scientifica di Ivan Radman, diretto da Marion Lamé, in collaborazione con il Labcd, il CoPhiLab-ILC-CNR e il VCL-ISTI-CNR); le Res Gestae Divi Augusti, la « königin der antiken Inschriften » di Mommsen, che, in quanto esempio archetipale, permette di confrontarsi ai più banali problemi di digitalizzazione dei fenomeni epigrafici. E soprattutto, si darà un attenzione particolare al progetto Memorata Peotis, importante progetto nazionale dedicato allo studio intertesutale degli epigrammi in latino, greco, italiano e arabo. Il progetto è diretto dal professore Paolo Mastandrea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che verrà, il 18 marzo, presentarne nello stesso seminario non più gli aspetti iconotestuali, ma gli aspetti intertestuali in una sua comunicazione intitolata “Intertestualità verbale, intertestualità tematica: cosa è cambiato negli ultimi vent’anni.” Questo seminario è quindi complementare di quello del professore e ne costituisce un’introduzione indispensabile. Marion Lamé ha un doppio dottorato in Storia (Storia Antica) presso le Università di Bologna e di Aix Marseille Univesité. È anche laureata in storia (Université de Provence) e in informatica umanistica (Università Ca’Foscari.) È ricercatrice associata presso il Centre Camille Jullian, MMSH, CNRS, France prosegue le sue attività pesso l’Istituto di Linguistica Computazionale, CNR. Ha lavorato e lavora sui progetti di epirgafia digitale (IGLouvre, Tesserarum Sisciae Sylloge, Memorata Poetis…) e collabora alla disseminazione di linee guida in epigrafia digitale (TEI-EpiDoc).