Lo storytelling nel marketing e nel marketing esperienziale

Nicoletta Salvatori (UNIPI – Simonelli ed.)
Seminario di Cultura Digitale – Mercoledì 1° marzo 2023

Storytelling è l’arte di raccontare storie, ma l’inglesismo, come tanti altri, è diventato un termine del marketing per definire una strategia che nell’ambito più ampio del content marketing utilizza la forza persuasiva delle storie per promuovere un brand, un prodotto o un servizio. Lo Storytelling come strategia di marketing usa infatti le regole classiche della narratologia (gli uomini sono fabbricatori storie, il nostro cervello se ne nutre, apprende, inventa, dà senso alla vita sulla basa di narrative) adattandole al nuovo universo mediale, dominato dalla interattività, dalla analisi dei dati, dagli algoritmi della AI (Transmedia Storytelling). Nel marketing la forza empatica e persuasiva del racconto (diventato transmediale) è l’elemento fondamentale per provocare e trasmettere emozioni positive (fiducia, simpatia, desiderio, vicinanza, condivisione di valori) tra gli utenti nei confronti di un marchio, di una azienda, di un nuovo bisogno. Un pubblico che condivide i valori e le emozioni legate a un brand sarà un pubblico che attivamente le condivide facendosene portavoce e sarà propenso a trasformarsi in cliente, facendo sì che l’azienda raggiunga i suoi reali obiettivi.

Nel marketing esperienziale lo storytelling entra potentemente in scena non più come strategia di promozione volta al cliente, ma come strumento efficace di progettazione (design) di prodotti e servizi: Ogni strategia volta a costruire un’esperienza utente positiva e soddisfacente va infatti controllata in ogni sua possibile declinazione: una strada che viene facilitata se l’UX designer impara a “raccontare” l’esperienza utente come fosse un “viaggio dell’eroe” (la cosiddetta User Story): una storia avventurosa con i suoi intoppi, le sue crisi, le soluzioni, le soddisfazioni e il lieto fine. La narrazione diventa così uno strumento fondamentale del Design Thinking : trascina il team, lo fa empatizzare con il cliente/utilizzatore/eroe della storia, lo motiva. La storia (che si concretizza in dettagliati Storyboard o Journey map) diventa l’elemento intorno al quale focalizzare le energie del gruppo verso una progettazione diretta a un inevitabile happy end.