Seminario di Cultura Digitale – UNIPI – 10 marzo 2021
Francesco Varanini
Per una critica umanistica del digitale
L’informatica umanistica può essere intesa – analogamente all’informatica medica o giuridica- come applicazione dell’informatica alle discipline umanistiche. Ma possiamo anche intendere l’informatica umanistica come interpretazione e critica dell’informatica, alla luce degli strumenti di cui l’umanista dispone.
Si può anche ritenere che la consuetudine con la storia e la letteratura, la filosofia e la filologia costituisca un vantaggio competitivo per il professionista dell’informatica. La competenza nello sviluppare strumenti e applicazioni si nutre infatti con la capacità di lettura, con l’attitudine all’analisi e alla sintesi.
A dimostrazione di questo approccio, verranno mostrati i tratti essenziali di una critica umanistica degli strumenti digitali, intesi nelle loro conseguenze sociali, economiche e politiche. Apparirà evidente come la cultura digitale non nasce con l’articolo capostipite di Alan Turing, né tantomeno con il nuovo millennio. Si può intendere invece l’Era Digitale come il punto di arrivo della Rivoluzione Scientifica, dell’Illuminismo e della Rivoluzione Industriale.
Nel delineare gli aspetti chiave di una critica umanistica dell’informatica,
si seguiranno le tracce dell’approccio descritto nel libro Le Cinque Leggi Bronzee dell’Era Digitale. E perché conviene trasgredirle, Guerini e Associati, 2020.