Oggi siamo di fronte ad una svolta, un cambio di paradigma che sta trasformando profondamente la scienza e la società. Per la prima volta nella storia, la nostra società sta diventando “misurabile”: le attività umane, tutte ormai mediate dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, lasciano tracce digitali. BIG DATA, registrazioni su scala sociale delle tracce dei nostri interessi, dei nostri acquisti, delle nostre comunicazioni, dei nostri affari, delle nostre relazioni, dei nostri movimenti. Non semplicemente campioni statistici, rilevati in base ad una indagine pianificata a tavolino, ma pezzi interi della società, che riportano la nuda verità delle attività umane di milioni di persone. I big data sono il nuovo microscopio sociale, che crea le basi per una sociologia quantitativa, computazionale, di una nuova scienza dei dati, o statistica 2.0, in grado di misurare e predire crisi economiche, epidemie e pandemie, diffusione di opinioni, distribuzione delle risorse economiche o energetiche, bisogni di mobilità. In questo seminario mostreremo come con i big data si possa rispondere a vecchie domande in attesa di risposta, o si possa formulare domande del tutto nuove; discuteremo come, in questo scenario di grandi opportunità ma anche di nuovi rischi, occorrano tecnologie a sostegno della nostra privacy, capaci di difenderci dalle intrusioni nella sfera privata dei donatori di questi big data, ovvero tutti noi. La sfida, per la nuova scienza dei dati, è quella di far coesistere il diritto individuale alla protezione di questa sfera privata con il diritto collettivo di accesso alla conoscenza che questi dati possono dischiuderci.