Incontro all’Internet Festival

Il 7 ottobre  in Aula C del Polo Fibonacci dalle 16 alle 18 si terrà il seguente incontro tra:

Michele Mezza
Giornalista, docente di Culture digitali presso l’università Federico II, Napoli, Coordinatore Pollicina Academy

Giorgio De Michelis
Professore ordinario di Informatica, Università degli Studi di Milano – Bicocca.

Giulio Giorello
professor emerito di Filosofia della Scienza dell’Università Statale di  Milano

La transizione dalle forme tradizionali di connessione e comunicazione, via computer, a quelle via smartphone, sta riclassificando linguaggi, alfabeti e modelli delle relazioni sociali.già oggi , secondo dati ITU, più di due miliardi di persone si connettono e comunicano prevalentemente su piattaforme mobili. Entro il 2025 questo dato aumenterà fino ad a superare i  tre  quarti della popolazione digitale.
Il mobile sta diventando un destino, come è stata la scrittura, la stampa, il computer.

L’intero sistema dei saperi e delle trasmissioni è in via di traduzione in quella che Michel Serres definisce l”l’interattività del pollice rispetto a quella dell’indice”.

Il passaggio di testimone fra le due dita della mano- è ancora Michel Serres che parla,- non avrà un impatto minore di quello straordinario movimento  che con la giustapposizione del pollice alle altre 4 dita permise all’uomo di manovrare i suoi primi strumenti. Non per nulla oggi si parla correntemente di giornalismo mobile, di formazione mobile, di mobile city, o di  rivoluzioni via mobile.

E’ centrale la domanda che pone Frederic Martel nel suo ultimo saggio Smart: inchiesta sulle reti ( Feltrinelli editore): perché prima gli stessi fenomeni ( il giornalismo, la formazione, le rivoluzioni) erano contrassegnati dai contenuti su cui si basavano, ed oggi dalle forme di comunicazione che adottano? Perché il mobile è di per sè un alfabeto oltre che una tecnica.

Un vero passaggio di civiltà, che ripropone un’opportunità: rimettere in gioco i primati e le gerarchie che la prima ondata della civiltà digitale, ossia quella guidata dal personal computer, ha attribuito al modello americano.

Al centro dei due fenomeni di comunicazione e relazioni digitali vi è la potenza dell’algoritmo. L’algoritmo è diventato il segno del potere  di condizionamento di pochi gruppi a livello mondiale che hanno potuto sfruttare l’abbrivio di una straordinaria stagione finanziario- industriale che identifichiamo con la Silicon valley. Oggi si rende possibile una diversificazione di questi domini, con la possibilità di aprire il controllo esclusivo degli algoritmi  mediante  una dialettica più animata con realtà tecnologiche , comunità territoriali, e esperienze professionali che possano accedere più direttamente al mercato globale della comunicazione mediante proprio le piattaforme mobili.

PollicinAcademy si propone come centro di ricerca sugli alfabeti mobili, di monitorare ed analizzare questa transizione, declinandone oggi tre capitoli prioritari nella realtà italiana: il mondo dell’informazione, il fenomeno delle Smart Cities, il sistema delle relazioni sociali.